I problemi digestivi colpiscono un numero sempre maggiore di persone, con prevalenza nei cambi di stagione
Circa il 20-30% degli adulti e il 3,5-27% dei ragazzi nel mondo soffre di problemi digestivi, definiti anche come dispepsie funzionali. Queste problematiche possono essere causate da vari fattori tra cui eccesso di cibo, abitudini alimentari scorrette, utilizzo di farmaci, infiammazioni della mucosa gastroesofagea, ritardo nello svuotamento del contenuto dello stomaco, infezioni, stress, ipersensibilità̀ viscerale. La dispepsia funzionale è una problematica gastrointestinale non organica, caratterizzata da disturbi nel tratto gastrointestinale superiore che può causare diversi sintomi tra cui pienezza, sazietà precoce, pesantezza di stomaco, gonfiore, alitosi e nausea. È anche un termine medico usato per descrivere il senso di “DIGESTIONE DIFFICILE”. Sebbene sia stata stabilita un’associazione tra dispepsia funzionale e abitudini alimentari irregolari (frequenza anomala dei pasti, saltare i pasti, spuntini a tarda notte, cenare fuori, ecc.), non sono stati segnalati modelli dietetici specifici come potenziali fattori che possono influenzare la gravità della dispepsia funzionale. Sembra che le diete occidentali ricche di grassi, zuccheri e alimenti trasformati, possano contribuire al peggioramento dei sintomi; mentre diete ricche di frutta, verdura, cereali integrali e alimenti poco trasformati favoriscono i processi digestivi.

Tra le cause che possono portare a dispepsia funzionale vi sono anche anomalie del sistema nervoso centrale, predisposizione genetica e fattori psicologici
È ormai assodato il collegamento tra intestino e sistema nervoso, tanto che l’intestino è definito come “secondo cervello”. Questo “secondo cervello” sta rivoluzionando la comprensione medica dei legami tra digestione, umore, salute e persino modo di pensare. Gli scienziati chiamano questo piccolo cervello “sistema nervoso enterico”, costituito da oltre 100 milioni di cellule nervose che rivestono il tratto gastrointestinale dall’esofago al retto. Il suo ruolo principale è controllare la digestione a partire dalla deglutizione fino al rilascio di enzimi digestivi, all’assorbimento dei nutrienti e alla loro eliminazione, comunicando in modo bidirezionale con il nostro cervello. L’asse intestino-cervello è una via di comunicazione in cui i due organi coinvolti s’influenzano reciprocamente modulando le loro funzioni reciproche.

I rimedi naturali possono aiutare ad alleviare i sintomi dispeptici quando i disturbi legati alla digestione non sono dovuti a una patologia organica
Le medicine erboristiche sono state recentemente incorporate nell’algoritmo di trattamento per la dispepsia funzionale. I fitoterapici hanno notevoli proprietà nell’alleviare la sintomatologia legata alle dispepsie. L’anice, ad esempio, è tradizionalmente utilizzato sia nella medicina persiana che in quella cinese, in forme semplici o combinate, per trattare varie condizioni tra cui la dispepsia; mentre il finocchio è un’altra pianta medicinale con varie attività farmacologiche tra cui effetti antiossidanti, antinfiammatori e gastroprotettivi. Ipersensibilità viscerale, motilità gastrointestinale compromessa, aumentata permeabilità della mucosa intestinale e infezioni, come quella da Helicobacter pylori, sono state associate anche a un microbiota alterato. L’utilizzo mirato di probiotici e prebiotici può, quindi, essere di supporto in tal senso.

Papaya e ananas sono fonti naturali di enzimi digestivi
Questi due frutti tropicali sono molto ricchi di enzimi che supportano la digestione. La papaya, in particolare, è una pianta che contiene molti principi attivi ed è riconosciuta per il suo notevole potenziale curativo. In particolare, gli enzimi presenti nella papaya hanno notevoli proprietà digestive e terapeutiche. La papaina, estratta da papaya, è un complesso enzimatico che si può considerare l’analogo vegetale della pepsina umana e possiede attività proteolitica (converte le proteine in elementi più semplici), amilolitica (converte gli amidi) e lipolitica (disgrega i grassi), supportando digestione e assorbimento di numerosi nutrienti. La bromelina, che si ricava dal frutto e dal gambo dell’ananas, è una miscela naturale complessa di enzimi ad attività proteolitica ed è utilizzata per trattare vari problemi di salute grazie alle sue notevoli proprietà terapeutiche, favorisce i processi digestivi (se assunta a stomaco pieno) ed è molto efficace nelle dispepsie dovuta e carenza di enzimi gastrici e/o pancreatici.

Gli estratti di anice, finocchio e cardamomo svolgono un’azione digestiva e carminativa.
Molti fitoterapici possono essere di supporto in forma di tisana o estratti secchi ai processi digestivi e al benessere di tutto il tratto gastrointestinale. L’anice, ad esempio, ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale e nel settore farmaceutico per i suoi effetti benefici sul sistema gastrointestinale. L’estratto ha proprietà stomachiche (azione tonica e corroborante per lo stomaco), supportate da numerosi studi scientifici, in grado di favorire la peristalsi dello stomaco e la secrezione di succhi gastrici. Il finocchio agisce come spasmolitico e carminativo, utile in caso di flatulenza, riducendo la produzione di gas intestinali. L’estratto può anche essere utile per favorire la digestione, specie in caso di gonfiore e dolore addominale. Il cardamomo è un’altra spezia molto comune in India, tradizionalmente usato come rinfrescante per la bocca e agente digestivo. Ha molte attività farmacologiche tra cui quella antisettica, antispasmodica, antibatterica, stomachica e carminativa, può essere molto utile in caso di alitosi, nausea e vomito, prevenendo l’acidità gastrica.

Lo zenzero, spezia con una lunga storia di uso medicinale in tutto il mondo, ha un ruolo importante per varie problematiche digestive e non solo.
Gli effetti antinfiammatori, antiossidanti, antitumorali e antiulcera dello zenzero sono stati dimostrati in molti studi scientifici. Vari studi clinici hanno valutato e dimostrato gli effetti del consumo di zenzero su disturbi gastrointestinali di vario genere e in particolare per alleviare la nausea. Lo zenzero ha proprietà eupeptiche e carminative facilitando la digestione e limitando la formazione di gas intestinali. Sono stati identificati oltre 400 diversi composti bioattivi dello zenzero. Vari studi clinici hanno evidenziato la capacità procinetica dello zenzero, migliorando la peristalsi di stomaco e intestino e togliendo la sensazione di nausea e pesantezza.
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A cura di Anna Zuppini, PhD
Responsabile Scientifico Giuriati Group srl, Direzione Scientifica Nutriva Academy
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