Perché il nostro organismo può risentire del cambio di stagione?
Le ragioni dei malesseri dell’organismo legati al cambio di stagione non sono ancora del tutto note. Variazioni di clima, numero di ore di luce/buio, temperatura, umidità e altro sembrano influire su alcune delle problematiche che si manifestano in autunno. La causa principale sembra sia attribuita alla variazione del numero di ore di luce-buio che può influenzare la produzione di alcuni ormoni, tra cui serotonina e melatonina, alterando i ritmi biologici dell’organismo. Giornate più corte, cambio dell’ora, variazioni delle abitudini (cambio di orario della cena, esposizione alla luce, attività fisica,….) possono comportare un acutizzarsi di determinate sintomatologie tra cui sbalzi d’umore, stress, stanchezza, ansia, agitazione, insonnia, disturbi gastro-intestinali.

Durante il cambio di stagione si assiste a una naturale variazione delle condizioni ambientali che può portare a una fase di adattamento dell’organismo con il manifestarsi di vari disturbi
I disturbi più comuni che si verificano in questo periodo sono stanchezza, aumento della fame (in particolare con desiderio di zuccheri), disturbi del sonno e difficoltà digestive. Numerosi studi, inoltre, hanno dimostrato una correlazione tra cambio di stagione e disturbi dell’umore; la minor presenza di luce sembra ridurre la produzione di serotonina con conseguente manifestazione di alterazioni dell’umore. Diventa quindi importante supportare questa fase di cambiamento adottando dei comportamenti che riducano i disagi stagionali.

La scelta di cibi ricchi in triptofano può supportare la produzione di serotonina, ormone del buon umore.
Nel caso settembre sia accompagnato da alterazioni dell’umore e mood malinconico, possono essere di supporto i cibi ricchi in triptofano, aminoacido che aiuta la produzione di serotonina e melatonina. Tra i cibi ricchi di questo aminoacido vi sono: pollo, uova, latte, pesce e frutta secca come mandorle e noci. Abbinare, inoltre, cibi ricchi di triptofano ai carboidrati complessi può aiutare l’organismo ad assorbirne di più, potenziandone i benefici. Se ansia e stress sono il leitmotiv di settembre, ai cibi ricchi di triptofano si possono abbinare anche tisane di melissa che hanno un’azione anti-ansia e sedativa, favorendo il sonno e riducendo lo stress, e zafferano che coadiuva la regolazione dell’umore.

La presenza di stanchezza e scarsa vitalità durante il cambio di stagione possono essere indicatori di un non sufficiente introito di vitamine e minerali.
Energia, vitalità e fatica sono concetti correlati e ognuno di loro può essere definito come la somma di fattori sia mentali che fisici: tra essi vi sono benessere emotivo e psicologico, il livello di fatica percepita, la resilienza mentale, il sentirsi “forte e in forma” o “incapace di fare nulla”. Tutte le VITAMINE DEL GRUPPO B, ad eccezione dei folati, sono coinvolte nelle diverse fasi del sistema di produzione di energia all’interno della cellula. Un apporto adeguato di ciascuna vitamina B è necessario per il corretto funzionamento del sistema di produzione energetica e una carenza di una qualsiasi di esse ne limiterà la produzione. Vari studi hanno evidenziato come le VITAMINE del gruppo B, la VITAMINA C, ferro, zinco e magnesio abbiano un ruolo fondamentale nella riduzione della fatica fisica e mentale.

Alimentazione e stile di vita possono aiutare a riequilibrare le funzioni corporee, rinforzando i sistemi compromessi dallo stress legato al cambio di stagione
Utilizzare cibi ricchi di MAGNESIO (miglio, noci brasiliane, fagioli cannellini, spinaci, noci di macadamia, cioccolato fondente 70%, carciofi crudi, mandorle) può essere utile per la gestione dell’ansia, facilitare il sonno, aumentare i livelli di serotonina (l’”ormone del buonumore”), ridurre l’infiammazione. I disturbi del sonno che si possono verificare nel cambio di stagione potrebbero essere anche dovuti ad una perdita di circadianità nella produzione di vari ormoni tra cui la MELATONINA. È stato dimostrato che le vitamine del gruppo B (in particolare vitamina B6 e vitamina B12), insieme a zinco e magnesio, favoriscono la produzione di melatonina con effetti benefici per l’organismo. Per supportare l’organismo in questa fase di passaggio può essere utile, anche, avere una SUFFICIENTE IDRATAZIONE, DEPURARE L’ORGANISMO supportando la funzionalità epatica (ad esempio con utilizzo di fitoterapici quali tarassaco, cardo mariano, carciofo) e seguire una ALIMENTAZIONE ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine facilmente digeribili.
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A cura di Anna Zuppini, PhD
Responsabile Scientifico Giuriati Group srl, Direzione Scientifica Nutriva Academy
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