La salute dell’apparato digerente ha una grande influenza sul nostro benessere.
L’intestino può essere definito come il centro del nostro benessere, grazie ai suoi collegamenti diretti e non con diversi organi e apparati del nostro corpo. Il benessere gastro-intestinale influenza il nostro sistema immunitario, la funzione cerebrale, il peso corporeo e molte altre funzioni del nostro organismo. Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per proteggere il sistema immunitario da infezioni e malattie. Diete povere di nutrienti, come quella occidentale (“western diet”), contribuiscono allo sviluppo di malattie metaboliche, ipertensione e obesità. Anche il microbiota intestinale, composto da microrganismi di diversa natura residenti nel tratto gastrointestinale, svolge un ruolo significativo nel mantenimento della salute dell’intestino. I probiotici e i polifenoli presenti in frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci e semi promuovono la salute dell’intestino e supportano la crescita di batteri benefici. Vari studi hanno evidenziato una relazione diretta tra dieta, salute dell’intestino e rischio di sviluppare obesità, malattie cardiovascolari e malattie infiammatorie. L’utilizzo di alimenti confezionati e processati può avere un impatto negativo su vari fattori, tra cui la sensibilità all’insulina, e aumentare il rischio di sviluppare problematiche croniche, quali il diabete di tipo II, oltre a portare ad un aumento di peso.
La salute intestinale svolge un ruolo cruciale nella digestione e nell’assorbimento dei nutrienti e nell’eliminazione delle scorie dal corpo.
La salute intestinale si riferisce al benessere e al corretto funzionamento dell’intestino, che fa parte del sistema digestivo. Un fattore chiave che contribuisce alla salute intestinale è una dieta nutriente ed equilibrata, essenziale per una buona salute intestinale poiché favorisce il regolare movimento intestinale. I probiotici sembrano essere molto importanti per mantenere la salute intestinale in questo senso. Dieta, microbiota e salute dell’ospite interagiscono in modo complesso. La dieta che, in linea generale, può essere collegata alla salute dell’organismo è quella che contiene un alto contenuto di fibre (25-30 g al giorno), acidi grassi insaturi e polifenoli ed è più povera di grassi saturi, sodio e carboidrati trasformati. A seconda del tipo di alimentazione sostenuta, gli impatti dietetici a lungo termine che influenzano direttamente la nostra fisiologia possono essere benefici o dannosi. Ad esempio, una dieta ricca di fibre e acidi grassi insaturi, come la dieta mediterranea, è collegata a un ridotto rischio di sindrome metabolica e malattie cardiovascolari; mentre, al contrario, una dieta ricca di carboidrati raffinati, acidi grassi saturi e povera di fibre può essere collegata a un aumento del rischio di obesità e malattie cardiovascolari. Inoltre, molti ricercatori hanno spiegato e dimostrato come determinate diete possano essere utilizzate anche per coadiuvare il trattamento di una varietà di malattie.
Un intestino sano va nutrito bene.
Probiotici che prebiotici sono considerati i due componenti alimentari riconosciuti come essenziali per la salute generale e intestinale. I probiotici regolano il microbiota intestinale promuovendo la salute del sistema immunitario e riducendo l’infiammazione del corpo. Introdurre regolarmente probiotici può anche aiutare a prevenire la presenza di batteri patogeni, che sono stati collegati a varie problematiche, dai disturbi dell’umore, all’obesità, al diabete fino alle malattie neurodegenerative. Parallelamente è necessario nutrire la nostra popolazione di microrganismi (microbiota) con prebiotici, alimenti che aiuteranno tutti questi batteri intestinali benefici a crescere all’interno del tratto digestivo mantenendosi nel corretto equilibrio funzionale. È stato dimostrato che l’utilizzo di cereali integrali, specialmente in chicco, può ottimizzare l’azione dei probiotici. Quando i nostri batteri intestinali hanno sufficienti prebiotici riescono a produrre acidi grassi a catena corta (SCFA) che vengono utilizzati dalle cellule intestinali e da molte altre cellule per promuovere la funzione e la salute complessiva dell’organismo. Gli studi stanno trovando prove evidenti che mangiare almeno tre porzioni di cereali integrali ogni giorno può ridurre il rischio di stipsi, infiammazione, obesità, diabete, cardiopatia, cancro al colon e altri tumori del tratto gastrointestinale, depressione e ansia.
Esistono alcune condizioni che influiscono sulla salute dell’intestino, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), la stitichezza o la malattia infiammatoria intestinale (IBD).
Queste problematiche si sono dimostrate avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulle attività quotidiane delle persone, nonché sul loro benessere mentale. Il microbioma, infatti, non influisce solo sulla salute e sulla funzione intestinale ma può influenzare anche ciò che accade ad altri organi del nostro corpo. Ormai è noto, da numerose ricerche sull’uomo, che ciò che accade nell’intestino, attraverso il microbioma intestinale, può influenzare ad esempio la funzione cerebrale e la salute mentale. Quindi ci sono molte ragioni diverse per occuparci della salute del nostro intestino. Molte piante ed erbe contengono composti bioattivi, tra cui tannini, polifenoli, flavonoidi e terpenoidi, noti per possedere proprietà terapeutiche o preventive. Seguire una dieta a base vegetale che includa cibi fermentati e fibre provenienti da frutta e verdura colorata, avere sane abitudini di sonno e gestire i livelli di stress sono modi semplici per sostenere un intestino sano.
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A cura di Anna Zuppini, PhD
Responsabile Scientifico Giuriati Group srl, Direzione Scientifica Nutriva Academy
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