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La fitoterapia nei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale

La fitoterapia nei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale
I disturbi del tratto gastrointestinale sono considerati delle condizioni complesse in cui i trattamenti a base di erbe (fitoterapici) possono essere associati alle cure mediche e ai cambiamenti dello stile di vita.

La fitoterapia prevede l’uso di composti di origine vegetale e gli effetti di questi composti sulla salute gastrointestinale sono sempre più oggetto di studio. Molti studi clinici hanno, infatti, dimostrato come alcune piante possono essere potenzialmente utili nella gestione di alcune problematiche del tratto digestivo. Le piante, in base alla specie considerata, contengono svariate molecole funzionali con proprietà prevalentemente antinfiammatorie, antiossidanti, antispasmodiche e antimicrobiche. Un esempio è dato dall’effetto antinfiammatorio della curcumina (principio attivo della curcuma), che contribuisce ad alleviare alcuni sintomi gastrici e intestinali. Analogamente, è stato dimostrato che lo zenzero aiuta a trattare nausea e problemi digestivi grazie alla sua azione antiemetica (anti-vomito) sul sistema digestivo.

La fitoterapia può essere un’importante coadiuvante nelle malattie gastrointestinali funzionali.

I rimedi fitoterapici hanno una grande tradizione nella medicina popolare per il supporto alle problematiche gastrointestinali e sono utilizzati con approcci diversi in varie zone del mondo. Alcuni di questi rimedi sono anche stati studiati con approccio scientifico, evidenziando effettivi benefici di tipo clinico. All’interno della fitoterapia europea, le piante attive nelle problematiche gastrointestinali, sono solitamente classificate considerando i loro principali costituenti attivi e le loro attività funzionali. In linea generale sono suddivise in piante AMARE, AROMATICHE, AMARO-AROMATICHE, e le loro proprietà spaziano dallo stimolo della secrezione gastrica, a proprietà spasmolitiche, carminative e lenitive della mucosa gastrica, con azione spesso antinfiammatoria. In fitoterapia, inoltre, le diverse piante sono spesso combinate insieme per massimizzarne l’efficacia e la specificità di azione.

La fitoterapia nei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale
Le piante amare sono piante con un contenuto predominante di sostanze amare e un’azione stimolante la secrezione gastrica e la motilità gastrointestinale.

Le piante amare contengono un gruppo eterogeneo di composti chimici con il sapore amaro. La loro efficacia non è solo mediata attraverso la bocca dai recettori amari, ma hanno anche un effetto diretto sullo stomaco, aumentando la secrezione gastrica e stimolando uno svuotamento più rapido dello stomaco. Tra queste una delle più note è la genziana che stimola la secrezione di saliva e acido gastrico, aumenta la motilità dello stomaco e svolge una funzione tonica. Le piante aromatiche, invece, contengono olii essenziali che stimolano la peristalsi e hanno effetto spasmolitico. Tra queste la camomilla è una delle più efficaci in caso di dolore allo stomaco e difficoltà digestive. Anche la menta e la melissa supportano queste azioni con un ruolo importante nel lenire le problematiche del tratto gastrointestinale. In genere sono utilizzate combinazioni di più piante per avere un’azione completa sul tratto gastrointestinale.

La fitoterapia nei disturbi funzionali del tratto gastrointestinale
Nel mondo occidentale si sta assistendo a un progressivo aumento delle problematiche gastrointestinali anche in età adolescenziale.

Nel campo della salute degli adolescenti, l’uso di prodotti naturali per risolvere problemi gastrointestinali sta diventando sempre più importante e ricercato. Le erbe più comunemente utilizzate, sempre su suggerimento del professionista, sono zenzero, menta, camomilla, anice, chiodi di garofano e tè verde. Lo zenzero è comunemente utilizzato per le dispepsie (difficoltà digestive) per migliorare la motilità gastrointestinale e accelerare lo svuotamento gastrico. L’olio di menta piperita ha un effetto antispastico, mentre la mirra può alleviare i sintomi della dispepsia stimolando la peristalsi. La gastrite (infiammazione della mucosa gastrica), che ha spesso un’origine psicosomatica specialmente nei ragazzi, sembra ridursi come incidenza tra le persone che consumano regolarmente tè verde. È da sottolineare sempre l’importanza, prima della assunzione di un qualsiasi fitoterapico, di consultare lo specialista di riferimento per evitare eventuali effetti collaterali ed interazioni farmacologiche nelle diverse situazioni individuali.

Come assumere i composti naturali utili per le problematiche gastrointestinali.

I fitoterapici, in linea generale, possono essere assunti su indicazione del professionista tramite gli integratori alimentari, che forniscono composizioni diverse e associazioni mirate tra più piante che svolgono azioni diverse e complementari. Un modo quotidiano per supportare il benessere gastrointestinale è sicuramente dato da un’attenzione all’alimentazione, avendo cura di inserire alimenti di facile digeribilità, facendo pasti poco abbondanti e combinando bene i cibi, per non causare difficoltà nella digestione. Può essere, ad esempio, di supporto utilizzare in cucina zenzero e curcuma come spezie; consumare le banane, preferibilmente a stomaco vuoto, che svolgono un’azione protettiva per lo stomaco; pasteggiare accompagnandosi con una bevanda calda ad azione digestiva come, ad esempio, una tisana di finocchio e camomilla oppure liquirizia e anice.

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A cura di Anna Zuppini, PhD
Responsabile Scientifico Giuriati Group srl, Direzione Scientifica Nutriva Academy

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