Allergie stagionali: una problematica dal trend in aumento negli ultimi anni.
Secondo l’OMS la prevalenza delle allergie si attesta tra il 10 e 40% della popolazione mondiale (a seconda della zona e del periodo dell’anno) e queste problematiche sono nei primi posti tra le malattie croniche. I pollini sono tra i fattori principali che scatenano reazioni allergiche. Le manifestazioni più frequenti sono la rinite allergica e l’asma bronchiale, con sintomi quali prurito e gocciolamento nasale, ostruzione dei seni paranasali, mal di testa, starnuti, infezioni, lacrimazione e rossore degli occhi, tosse, difficoltà respiratorie, disturbi del sonno. In Europa si stima che circa il 10-20% della popolazione soffra di riniti allergiche (dato confermato anche nella popolazione italiana), con un andamento in crescita progressiva.
Per ridurre i sintomi allergici è importante ridurre al minimo i fattori di rischio.
L’allergia respiratoria si manifesta con l’esposizione dell’organismo alle sostanze scatenanti (i cosiddetti allergeni), che causano una specifica reazione del sistema immunitario, mediata da particolari anticorpi (Immunoglobuline E, IgE). In seguito all’esposizione all’allergene vi è il rilascio di molecole ad azione pro-infiammatoria (tra queste vi è l’istamina) che provocano il manifestarsi dei vari sintomi. L’istamina, in particolare, agisce sulle terminazioni nervose causando prurito e starnuti, e sul sistema circolatorio. Tra le sostanze che più frequentemente danno allergie, vi sono quelli presenti nelle nostre case (acari, peli di animali, etc..) e i pollini (betulla, ontano, nocciola, artemisia e erbe varie). Per ridurre il più possibile l’esposizione agli allergeni è suggerito: tenere finestre e porte chiuse a casa e in macchina durante la stagione delle allergie; lavarsi e cambiare i vestiti dopo essere stati all’aperto; tenere sotto controllo il “calendario pollinico” che indica quali e quanti pollini circolano nell’aria in ogni periodo; indossare corretti dispositivi per ridurre la concentrazione di allergeni con cui si può venire in contatto.
Asse intestino-vie aeree: il ruolo dei probiotici nelle sintomatologie allergiche.
Un’adeguata biodiversità del microbiota garantisce una corretta maturazione del sistema immunitario nei neonati, mentre, al contrario, una composizione alterata del microbiota facilita una scarsa maturazione immunitaria e favorisce lo sviluppo di allergie. È stato dimostrato come gran parte dei soggetti allergici presenta disbiosi e una ridotta biodiversità nell’intestino e in altri organi. La disbiosi sembra promuovere l’infiammazione allergica, ed è stata dimostrata l’esistenza di un asse bidirezionale intestino-vie aeree che consente la comunicazione tra il tratto digestivo e la mucosa respiratoria. Il microbiota enterico influenza in modo significativo il microbiota respiratorio e viceversa. I soggetti affetti da rinite allergica, ad esempio, presentano una disbiosi che si associa a infiammazione e gravità dei sintomi. L’integrazione probiotica può esercitare molteplici benefici nelle situazioni allergiche, grazie al suo complesso meccanismo d’azione. Vi sono evidenze scientifiche che i probiotici potrebbero conferire effetti benefici ai soggetti allergici riequilibrando il loro sistema immunitario e rafforzando i sistemi di difesa della mucosa.
Prodotti naturali coadiuvanti nelle manifestazioni allergiche.
La rinite allergica, conosciuta anche come febbre da fieno, è tra le manifestazioni più frequenti delle allergie e comporta un’infiammazione all’interno del naso stimolata da allergeni specifici, solitamente polline o polvere. Il sistema immunitario nelle persone allergiche è stimolato in modo eccessivo, producendo una quantità elevata d’istamina come meccanismo di difesa che scatena una reazione a catena provocando lo sviluppo dei sintomi allergici tra cui l’infiammazione di naso e occhi. A causa della sua elevata prevalenza e dell’impatto negativo sulla qualità della vita delle persone, la rinite allergica è considerata una delle principali malattie croniche. Tra i rimedi naturali per le allergie vi sono estratti erbali, lavaggi e spray nasali, agopuntura. Tra le vitamine suggerite in caso di allergie, vi sono: la vitamina C, che può contribuire a ridurre l’infiammazione nelle riniti allergiche, e la vitamina D. Quest’ultima, se somministrata insieme agli anti-istaminici in persone carenti, si è rivelata utile nel ridurre la sintomatologia allergica. Un altro antiossidante importante per ridurre l’infiammazione è la Quercitina, che si trova nelle mele, nei frutti rossi, nella cipolla rossa, nell’uva rossa e nel tè nero. La quercitina riduce il rilascio d’istamina e inibisce la formazione di IgE, ed è considerata molto utile in situazioni di asma e difficoltà di respirazione. Alcune piante sono utilizzate come trattamento coadiuvante da migliaia di anni in molti paesi, tra cui Corea, Giappone, Cina. A differenza dei farmaci di sintesi (steroidi, FANS), è stato dimostrato che riducono gli effetti collaterali dannosi e, grazie alla loro composizione con molecole di natura diversa, agiscono in modo sinergico tramite svariati meccanismi d’azione. Steroidi, glicosidi, fenoli, flavonoidi, alcaloidi, polisaccaridi, terpenoidi, cannabinoidi, acidi grassi sono tra i principi attivi presenti in molti estratti vegetali, con azione principalmente antinfiammatoria. Le piante, in generale, più utilizzate per ridurre la sintomatologia allergica sono il mirtillo, il ribes nero, la curcuma, la boswelia, la piantaggine, la perilla e molte altre.
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A cura di Anna Zuppini, PhD
Responsabile Scientifico Giuriati Group srl, Direzione Scientifica Nutriva Academy
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